Mille sono i mari, Uno è il mare.

Vi sono isole di là dalle onde / dove il dolore può vivere libero





















Vi sono parole che nessuno può aver scritto senza lasciare come impronta nel mondo il fatto reale e misterioso che solo di un unico respiro il mondo viva, un unico uomo, un unico amore, un unico tormento, un unica primavera. 
Ogni sentimento è sfaccettatura infinita di se stesso, ogni palpito ogni rossore, ogni speranza è unica. Perchè miliardi e miliardi e miliardi di altre sfaccettature non ne sono uguali. Perchè in quanto unica è Una. Così mille sono i mari, ma uno è il mare. 
Mille sono i baci di mille persone in mille istanti, ma uno è il bacio. Mille sono gli amori, le storie che nascono e finiscono, le strade, i letti dove si consumano, mille i figli, le separazioni, gli addii, ma uno è l'amore.

Ho letto oggi questa poesia, di Emily Brontë, e per un attimo mi si è fermato il respiro. L'attimo di respiro che si è fermato in me, è diverso da qualsiasi respiro e attimo di chiunque. 
Ma è anche unico e uno. Perchè tutti i respiri sono un respiro. Perchè tutti siamo uno. 
Tutti gli amori sono Uno. 




Canzone (Emily Brontë)




No, tra angoscia e piacere
non può esistere un tenero affetto,
i cuori in tormento cercano invano
le gioie dell'amicizia se le altre fuggono


Io so bene che mai i tuoi occhi
vorrebbero sorridere se piangono i miei,
ma so bene che non potrebbero
piangere sempre per pietà del mio pianto


È l'ora di separarci, il tempo è finito
in cui pensavo e sentivo come te,
navigherò sul vasto oceano
percorrerò il mare deserto


Vi sono isole di là dalle onde
dove il dolore può vivere libero
e il cuscino notturno, o mio amore,
ti sarà dolce se io sarò lontana


Non più ogni nuovo mattino
quando il tuo cuore si ridesta all'ardore
dovrai fingere una pena che non senti
per rispondere alla pena che io provo


Di giorno in giorno un triste pegno
fuggirà dalla tua memoria
e infine, spezzato ogni legame,
non sarò che un sogno per te.



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